FONTANIVA
FONTANIVA
VILLA GALLARATI SCOTTI

 Villa Gallarati Scotti di Fontaniva, già Ca’ Orsato e Villa Cittadella Vigodarzere, risale almeno ai primi anni del XVI secolo.

Elegante nelle sue geometrie neoclassiche, si ritiene sia appartenuta in origine alla famiglia dei Da Fontaniva, e che solo poi sia passata agli Orsato, per via matrimoniale.

Proprietà Cittadella Vigodarzere dal 1848, venne lasciata in eredità da Fabrizio Orsato ad Andrea Cittadella Vigodarzere, dopo averla circondata con un magnifico giardino all’inglese, attribuito a G. Jappelli.

La Villa fu da sempre meta privilegiata di personaggi illustri della vita politica nazionale e delle arti; vi soggiornarono tra gli altri, PucciniCroceDe Gasperi, il generale Cadorna.

Il nome attuale deriva dall’unione di Aurelia Cittadella Vigodarzere con il letterato e diplomatico milanese Tommaso Gallarati Scotti, avvenuta nel 1918.

Nel parco, in un luogo appartato, si può scorgere infine la graziosa cappella gentilizia in stile neogotico fiorito, ricostruita in onore del conte Fabrizio Orsato tra il 1848 e il 1850 e progettata da Pietro Selvatico Estense, allievo dello Jappelli.

PARCO

La realizzazione del grande spazio verde, ultimata intorno al 1817, fu attribuita al noto architetto Giuseppe Jappelli (1783-1852), famoso anche per aver progettato nel 1831 lo storico Caffè Pedrocchi a Padova. Nel grande giardino all’inglese si ritrovano i tratti tipici del parco romantico: dolci declivi, sentieri sinuosi, piccoli ruscelli e una cornice arborea di grande effetto che arricchisce le sponde di un suggestivo specchio d’acqua centrale.

Ha un’estensione di circa 6 ettari distribuiti tra l’ampio prato antistante la villa e la parte boschiva sul retro. In origine era preminente la funzione agricola del complesso rispetto a quella residenziale, come si nota dalla direzione del viale d’accesso che dalla strada pubblica si avvia direttamente verso la fattoria (risalente almeno al 1500) e solo successivamente verso la villa.

Fra le numerose piante ornamentali, sono da segnalare lungo il viale dei Tigli l’aglio selvatico, già conosciuto e coltivato nell’antichità, e, intorno al perimetro dell’edificio, le Rose di Damasco arrivate con i Crociati dalla Persia. A sinistra della dimora si innalzano due esemplari gemelli di Cedro dell’Himalaya, probabilmente piantati nel 1847, quando era proprietario della Villa Fabrizio Orsato.

Il Duca Giancarlo Gallarati Scotti (1920-2006), appassionato botanico, ereditò la proprietà del complesso dalla madre Aurelia Cittadella Vigodarzere. Egli, tornato da un viaggio in America, introdusse nel Parco tre esemplari di Sequoia Sempervirens per dimostrare la loro adattabilità al nostro habitat.

Sulla sponda destra del laghetto sono da notare le formazioni lignee del Cipresso delle Paludi, radici aeree che permettono alla pianta di ossigenarsi anche nelle sue parti sommerse. Nei pressi sorgono un Pioppo Bianco, una Quercus Robur e un esemplare di Quercia Farnia adattatasi a restare in equilibrio tra terra e acqua.

Lungo il sentiero che porta alla collina si staglia un Faggio Rosso più che centenario, la cui altezza è stata ridotta di un terzo da un fulmine. Sul prato che si affaccia sulla sponda opposta del lago, si celebra in autunno la festa in onore di San Martino con l’accensione di un falò intorno al quale si svolge la rappresentazione della storia del Santo. Lungo il sentiero a sinistra, si erge la carpinata nord (viale dei Carpini) e dopo aver attraversato il caratteristico ponticello in ferro e legno, si incontra un esemplare di Faggio Pendulus.

Nei pressi, a sinistra, compare una Cappella gentilizia di stile neogotico, edificata su disegno dell’architetto Pietro Selvatico Estense (1803-1880), allievo dello Jappelli. Venne costruita sui resti di una precedente chiesetta dal Conte Andrea Cittadella su disposizione testamentaria del conte  Fabrizio Orsato, per raccogliere le sue spoglie. Intorno alla Cappella si stagliano dei Tassi, scelti per accompagnare l’architettura del luogo proprio per la loro denominazione “alberi della morte”, dovuta alla tossicità dei loro rami, foglie e semi.

UOMINI ILLUSTRI

Conte Andrea Cittadella Vigodarzere

La Villa nel corso degli ultimi due secoli ha sempre ospitato con grande spirito di accoglienza importanti artisti, letterati e politici. Nel 1848 con la morte, del conte Fabrizio Orsato, fine intellettuale e bibliofilo, la famiglia si estinse e la proprietà si trasferì al conte Andrea Cittadella Vigodarzere (1804-1870).

Il conte Andrea, uomo di alto profilo morale, rivestì ruoli significativi sia durante il Regno Lombardo Veneto, diventando consigliere intimo dell’Arciduca Massimiliano d’Austria, sia in seguito alla formazione del Regno Italiano, venendo eletto prima Deputato e poi Senatore. La sua sensibilità e le sue spiccate doti di letterato lo portarono a stringere una solida amicizia anche con il poeta vicentino Giacomo Zanella (1820-1888), che soggiornò molto spesso a Fontaniva. Lo Zanella incontrava in Villa fra gli altri l’amico don Ottaviano Rossi, arciprete della locale parrocchia, e a lui dedicò i versi “Per un amico parroco”.

Il conte Antonio Cittadella Vigodarzere, figlio di Andrea, scienziato e Presidente della Società Meteorologica Italiana, nel 1895 adibì la torretta-belvedere della Villa ad osservatorio meteorologico, ufficialmente riconosciuto a livello nazionale per lo studio degli agenti atmosferici. La strumentazione di cui si serviva venne donata dai discendenti all’Osservatorio di Padova.

La figlia Maria (1892-1938), succeduta al padre nella proprietà della Villa, ospitò nella sua dimora i più importanti esponenti della cultura, della filosofia e della politica italiana del suo tempo: i Casati, Giacomo Puccini, Benedetto Croce, Alcide De Gasperi, gli Jacini e tanti altri. Nella residenza di Fontaniva fu accolto anche il noto ritrattista triestino Arturo Rietti (1863-1943).

Maria non ebbe figli e la sorella Aurelia garantì la continuità della famiglia, sposando nel 1918 il Duca Tommaso Gallarati Scotti di Milano, che tra le sue numerose opere letterarie compose anche il ” Così sia “, l’ultimo dramma interpretato da  Eleonara Duse. Degna di nota la sua corrispondenza con il poeta Rainer Maria Rilke. Il figlio di Aurelia, il Duca Giancarlo Gallarati Scotti (1920-2006), recentemente scomparso, dedicò la sua vita alla ricerca, all’insegnamento universitario e alla passione per la botanica espressa nella cura del suo Parco.

STEMMI

FAMIGLIA ORSATO

 

FAMIGLIA CITTADELLA – VIGODARZERE

 

FAMIGLIA GALLARATI – SCOTTI

LOCATION

 

Villa Gallarati Scotti ed il Parco sono aperti al pubblico in alcune date segnalate nel sito www.villagallaratiscotti.com o sulla pagina Facebook dedicata a Villa Gallarati Scotti, Fontaniva.

Su prenotazione, durante tutto l’anno, vengono accolti gruppi di almeno venti persone adulte.

Alcunne sale restaurate ospitano eventi privati, concerti, corsi, seminari e conferenze.

Per informazioni scrivere a vigallascotti@gmail.com

INFO ITINERARIO
- Numeri utili

  NUMERI UTILI

 

  • Servizio di Whatsapp del Comune di Fontaniva 329 279 4487
  • Fontaniva Ascolta 329 279 4478
  • ASSISTENTE SOCIALE 049 5949970
  • Sede  PROTEZIONE CIVILE di Fontaniva 049 5941787
  • Biblioteca 049 5949950

 

  • CENTRALINO/ UFFICIO PROTOCOLLO 049 5949999 – 5949910
  • SEGRETARIO COMUNALE 049 5949906
  • ANAGRAFE E STATO CIVILE 049 5949908
  • SEGRETERIA 049 5949902 – 5949903
  • SERVIZI SOCIALI 049 5949953
  • TRIBUTI 049 5949909
  • CULTURA,  SPORT  E  SOCIALE 049 5949953
  • UFFICIO ECONOMATO 049 5949904
  •  TERRITORIO  –  PATRIMONIO DISPONIBILE 049 5949923 – 5949925
  • LAVORI PUBBLICI – MANUTENZIONI – PATRIMONIO INDISPONIBILE – DEMANIO 049 5949945 –  5949971
  • POLIZIA LOCALE – COMMERCIO 049 5949930
  • RAGIONERIA 049 5949904 – 5949905
  • SERVIZI SOCIALI 049 5949953
  • TRIBUTI 049 5949909
  • Impianti di illuminazione pubblica Numero verde 800 382960
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